Parmenide

 PARMENIDE 
__________________

IL PENSIERO DELL'ESSERE


Parmenide viene definito come filosofo dell'unità e della stabilità,visse tra il IV e il V secolo a.C ed i suoi più celebri discepoli furono Zenone e Melissa. 

Scrisse una singola opera sulla natura, essa è divisa in due parti:

- via della verità 

- via dell’opinione 


Parmenide affermava che: l'essere è, e non può non essere, mentre il non essere non è, e non può essere; ciò sta a significare che solo l'essere esiste e che il non essere non esiste e non può neanche essere pensato.

"Essere" può essere definito come ciò che tutti conoscono e che esiste nella pienezza assoluta e perfetta. Se una cosa esiste semplicemente esiste. 

L’essere per Parmenide è:

- omogeneo

- ingenerato ed incorruttibile 

- immobile

-  atemporale

- indivisibile 

- finito

Secondo Parmenide il movimento ed i mutamenti che vediamo costantemente nel mondo non sono altro che illusioni. Tutto  deriva essenzialmente da un processo logico sottile e giudizioso.



Parmenide parte dal presupposto che il mondo non possa derivare dal nulla in quanto ciò che deriva dal nulla è destinato inevitabilmente a ritornarci.


  • l'essere è ingenerato e imperituro, se nascesse dovrebbe derivare da ciò che non è, ma niente può derivare da ciò che non esiste; quindi l'essere non può nascere.
  • l'essere non ha né passato né futuro.
  • l'essere non può mutare ed è immobile 
  • l'essere è finito, Parmenide sostiene che l'essere è una sfera perfettamente omogenea e da ogni parte identica a se stessa, in cui tutti i punti urtano in eguale maniera contro i confini che la circoscrivono. 


Commenti

Post più popolari