Parmenide
PARMENIDE
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Scrisse una singola opera sulla natura, essa è divisa in due parti:
- via della verità
- via dell’opinione
Parmenide affermava che: l'essere è, e non può non essere, mentre il non essere non è, e non può essere; ciò sta a significare che solo l'essere esiste e che il non essere non esiste e non può neanche essere pensato.
"Essere" può essere definito come ciò che tutti conoscono e che esiste nella pienezza assoluta e perfetta. Se una cosa esiste semplicemente esiste.
L’essere per Parmenide è:
- omogeneo
- ingenerato ed incorruttibile
- immobile
- atemporale
- indivisibile
- finito
Secondo Parmenide il movimento ed i mutamenti che vediamo costantemente nel mondo non sono altro che illusioni. Tutto deriva essenzialmente da un processo logico sottile e giudizioso.
Parmenide parte dal presupposto che il mondo non possa derivare dal nulla in quanto ciò che deriva dal nulla è destinato inevitabilmente a ritornarci.
- l'essere è ingenerato e imperituro, se nascesse dovrebbe derivare da ciò che non è, ma niente può derivare da ciò che non esiste; quindi l'essere non può nascere.
- l'essere non ha né passato né futuro.
- l'essere non può mutare ed è immobile
- l'essere è finito, Parmenide sostiene che l'essere è una sfera perfettamente omogenea e da ogni parte identica a se stessa, in cui tutti i punti urtano in eguale maniera contro i confini che la circoscrivono.
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